Istanbul

(…) adoravo le vie secondarie semibuie, i pomeriggi, le fredde notti d’inverno, i suoi personaggi che quasi come ombre si intravedevano vagamente sotto la pallida luce dei lampioni e i panorami con le strade lastricate pressochè dimenticate da tutti e ormai desolate. (…) Istanbul, Orhan Pamuk   Qualche giorno fa attimi di panico perchè sembrava…