E’ arrivata.
Mini, è nata.
Ma non è di lei che voglio parlarvi, non subito. Voglio cominciare raccontandovi della mia compagna, la persona con cui ho deciso di intraprendere un percorso di 9 mesi che trova la sua tappa finale in uno spazio molto intimo dentro una stanza di pochi metri, luci soffuse senza candele, un nido, il nostro, caldamente illuminato dal chiarore di una lucina di emergenza e cullati dal bip costante del tracciato.
20 ore passate insieme in quella stanzina, senza precisa cognizione di spazio e di tempo, solo io e Lei. Ognuno di aiuto all’altro. Ci sono momenti che non si dimenticano. E ricorderò sempre la fierezza con cui Lei sopportava quel dolore costante, come il bip del tracciato.
La fierezza di una Madre che capisci farebbe tutto il necessario per portare a termine quel compito meraviglioso che è dare la Vita.
E tu come padre? Forse per la prima volta mi sono chiesto il mio ruolo. Non pensavo di dover cominciare prima ancora della nascita di Mini. Invece tutto inizia quando accanto hai una madre che ha bisogno di te. Anche solo del tuo silenzio. Ti ritrovi a ripeterle, con tono di voce il più possibile basso e calmo (stile maestro Miyagi), quelle 2-3 nozioni che avevi imparato sul parto attraverso forum online. Ti chiedi se siano per Lei veramente d’aiuto: “Non trattenerla…lascia andare la contrazione…bene….ora togli la cera…metti la cera…..” E un sorriso ci scappa.
Forse nulla di quello che si dice in fondo è veramente importante, quanto farle sentire che sei lì presente e che è un’avventura, che si vuole portare fino alla fine insieme.
Mentre sei lì che rifletti, senti qualcuno che esclama che è arrivato il momento, ti giri e vedi l’ostetrica che si prepara indossando il camice verde da cerimonia.
Ci siamo, chiedi.
Ci siamo, ti rispondono.
Il letto su cui entrambi abbiamo passato circa 20 ore prende vita e si trasforma in una sedia reclinabile, compaiono nuove maniglie, si spinge seriamente.
Capisco che maestro Miyagi adesso deve lasciare il posto a chi sa realmente come comportarsi. Faccio un passo indietro, le appoggio per un secondo la mano sulla spalla e poi sparisco nell’ombra.
ContrazioneSpinta
Mi ricordo di aver portato la macchina fotografica, perché questo più che mai è un momento che voglio conservare per sempre…
ContrazioneSpinta
La prendo, osservo, inizio a tremare (…maledetta emozione per colpa tua devo aumentare i tempi di sicurezza di scatto anche se non c’è abbastanza luce…)
ContrazioneSpinta
Si vede la testa
Click
ContrazioneSpinta
Ciao Mini
Benvenuta
Click
Pianti.
Meraviglia!
Mi fai commuovere….complimenti Lenny!Tanti auguri a te e le tue donne.
Che sei un bravo maestro Myaghi già in famiglia lo sapevamo 🙂
Ciao grazie Simmy! Un giorno di questi ci dobbiamo poi vedere!
Lenny, la tua compagna e la tua piccola sono donne fortunate, Tu un compagno e padre splendido! Ho un pò pianto. Grazie per aver condiviso i tuoi momenti!
Grazie Rachele, mi fa piacere sapere che questi momenti di gioia possano far emozionare anche altre persone 🙂